venerdì 17 gennaio 2014

IL SISTEMA ZONALE 4° parte

Vediamo alcuni esempi, purtroppo non posso garantire che quello che vedo io al mio monitor sia identico a quello che vedete voi al vostro, perché saranno sicuramente calibrati in modo diverso, spero comunque di riuscire a far capire il concetto.
In questa foto caratterizzata da un ampia gamma tonale si possono distinguere praticamente tutti i valori della scala del sistema zonale, dal valore O nero profondo al valore X bianco puro.




Quello che dovete memorizzare e' il valore V, corrispondente al grigio 18% e lo potete fare solo procurandovi il cartoncino e osservandolo con i vostri occhi per poi poterlo associare ad ogni situazione.
Come gia' detto se proprio non lo trovate o non lo volete acquistare e' più' o meno il tono dell'asfalto stradale.

In quest' altro esempio possiamo vedere invece il risultato di un esposizione fidandoci dell' automatismo del nostro sistema che rileva  la neve  bianca come grigio 18%.



Possiamo notare che con questo tipo di esposizione abbiamo si una buona leggibilità' nelle alte luci ( zona VII e oltre) ma una luminanza irreale sulla neve in primo piano che risulta nel classico grigio 18% .
Se invece abbiamo capito il concetto e vogliamo rendere la neve nella sua luminanza naturale o quasi, sappiamo che dobbiamo renderla più luminosa, e per far questo dobbiamo sovraesporre almeno di 2 stop come nell' esempio sotto.




Il risultato e' indubbiamente migliore anche se si perdono quasi del tutto i dettagli che prima erano in zona VII e ora a causa della sovraesposizione di 2 stop si trovano in zona IX al limite della leggibilità'.


Nel caso di questo bel gallo nero fidandoci dell'esposimetro avremo sempre un bel gallo ma grigio, sottoesponendo invece di 2 stop abbiamo riportato il pennuto al suo colore originale con il nero in zona II.




Nel caso di situazioni poco contrastate e con soggetti non troppo chiari e non troppo scuri, cioè con poca differenza zonale (3-4 valori) possiamo tranquillamente fidarci del nostro esposimetro




Qui a parte il nero dei tronchi in zona II, il resto dell'immagine cade in zona IV o zona V.

Ma allora come visto con la foto del gallo il sistema zonale non e' solo per il Bianco/Nero!!!

Esattamente, come possiamo vedere anche nel prossimo esempio e' adattabile al colore, ed e' logico che sia così', perché' anche chi pensa e lavora in bianco/nero, dovra' convertire nel proprio cervello un immagine a colori e  desaturarla proprio come in normale programma di fotoritocco.




Nell'ultimo esempio, il ritratto, fidandoci sempre del nostro esposimetro avremo ancora l'incarnato che cade in zona V corrispondente ancora al grigio medio ( lo so sono noioso).



Per restituire la giusta luminanza all'incarnato dobbiamo sovraesporre di 1 o 2 stop, a seconda se il soggetto e' abbronzato o pallido portandolo quindi in  zona VI o zona VII.



Da notare ovviamente che anche il resto dell'immagine acquista di luminosità, in questo caso lo sfondo lo consente, nel caso fosse stato uno sfondo già chiaro in zona VII o superiore ci ritroveremo con uno sfondo molto chiaro, che può essere anche voluto con la tecnica high key ( che vedremo nei prossimi post), ma che puo' perdere ogni dettaglio nel caso invece sia importante mantenerlo.

Buone foto.

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