sabato 25 gennaio 2014

CAMERA OSCURA BIANCO/NERO FOTOGRAFIA ANALOGICA 6° parte STAMPA FINE ART

Abbiamo ora davanti a noi una bella stampa, senza dubbio già così superiore alla media, pero' come tutte le cose e' ancora migliorabile, osservandola bene con occhio critico allenato e "esterno", cioè come se venisse osservata non da voi ma da una persona diversa, troverete sicuramente delle zone che  non restituiscono appieno le tonalità  desiderate, che appaiono leggermente troppo esposte o viceversa.
Se abbiamo lavorato bene fino a qui le variazioni da fare saranno minime ma importanti.
Ormai credo che ognuno di voi abbia avuto a che fare con un qualsiasi programma di fotoritocco, dal più' semplice al più complesso tutti hanno le funzioni MASCHERATURA e BRUCIATURA e sicuramente tutti voi avete ben chiaro come possono influenzare il risultato finale.
Con la mascheratura si copre digitalmente una parte dell'immagine schiarendola, con la bruciatura avviene l'opposto.
Nella stampa chimica, il concetto e' il solito, mascherando una porzione di immagine si fornisce ad essa meno luce, quindi i cristalli di argento sono meno esposti e risultano più chiari, al contrario concentrando in una zona più luce i cristalli di argento reagiscono in modo maggiore restituendo visivamente una maggiore intensità e un tono più scuro.
E' fondamentale sapere prima di procedere con questa tecnica, che al contrario di quanto avviene oggi in CAMERA CHIARA DIGITALE,  dove si può sempre annullare l'operazione fatta e tornare indietro, in CAMERA OSCURA CHIMICA ogni passo e' irreversibile e dobbiamo ricominciare da capo.
Per chi non ha  mai visto come e' fatta una maschera, senza dilungarmi troppo nelle infinite possibili forme, posso dirvi che per mascherare, quindi schiarire, dovendo coprire determinate zone, useremo oltre alle nostre mani, degli attrezzi autocostruiti a forma di paletta con un manico finissimo tipo fil di ferro che sorregge una sagoma di cartoncino a forma di cerchio o di ellisse o altro, a seconda dei casi, da frapporre tra l'ingranditore e la stampa a coprire la zona interessata.
Per eseguire invece una bruciatura su una zona limitata lasciando il resto inalterato, e' intuitivo che serve una maschera forata che copra tutta l'immagine tranne la zona interessata che dobbiamo scurire.
Le difficoltà maggiori sono due:
La prima e' che le maschere devono essere posizionate alla giusta distanza dalla stampa e tenute in movimento nel modo giusto per evitare stacchi troppo netti dovuti alla proiezione della maschera stessa sul piano dell'ingranditore.
La seconda e' che prima di eseguire questa tecnica dobbiamo avere in mente CHIARISSIMAMENTE!!! dove dobbiamo andare ad agire, per far questo dobbiamo fare uno schizzo sintetico dell'immagine da lavorare, segnando le zone da schiarire e quelle da scurire, preferibilmente ragionando in termini di percentuale, cioè  se abbiamo la nostra stampa di partenza di partenza esposta ad esempio per 60 secondi, e decidiamo in un determinato  settore di mascherare, quindi diminuire l'esposizione del 10%,  sappiamo che dovremo esporre quel settore per 54 secondi, quindi dobbiamo coprirlo per 6 secondi poi togliere la maschera e continuare l'esposizione fino ai 60 secondi finali.
Viceversa nella zona che abbiamo deciso di scurire del 20%, una volta finita l'esposizione normale di 60 secondi, dobbiamo coprire la stampa lasciando scoperta solo al zona da bruciare e aumentare l'esposizione localizzata per altri 12 secondi.
E' più complicato da spiegare che da fare ma a questo punto molto probabilmente sarete arrivati vicini alla perfezione, e con la pratica e l'esperienza, se avete un minimo di gusto artistico, siete ormai in grado di eseguire e mostrare con orgoglio la vostra prima vera  stampa FINE ART.

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