lunedì 10 febbraio 2014

CORSO DI FOTOGRAFIA GRATIS - IL PAESAGGIO

Alcuni semplici consigli per chi si vuol dedicare alla foto di paesaggio.
Puo' sembrare uno dei soggetti più facili a cui dedicarsi, indubbiamente e' uno dei più sfruttati da viaggiatori e principianti, per i primi e' quasi un obbligo, spesso anche per giustificare per immagini l'ultimo costoso viaggio, per i secondi trattandosi di un soggetto immobile, con illuminazione normalmente facilmente controllabile, e' un soggetto che si presta bene pur non avendo grande dimestichezza con la propria, come necessario invece con  soggetti più dinamici.
Bisogna pero' seguire ugualmente le regole basilari della fotografia.
Dobbiamo per prima cosa individuare il vero soggetto che ci interessa evidenziare,  cioe' capire cosa  attira la nostra attenzione all'interno della scena, per poi trasmettere la stessa sensazione a chi osservera' in seguito il nostro lavoro.



Il soggetto puo' essere un primo piano, come ad esempio un albero o uno scoglio, puo' essere  anche un maestoso cielo nuvoloso o il mare in tempesta, l'importante e' capire cosa ci emoziona, se non c'e' niente che a noi sembra particolarmente attraente, e' inutile sperare che possa interessare il malcapitato che si trovera' davanti alla nostra foto.



Se abbiamo trovato un soggetto interessante dobbiamo fare in modo di renderlo tale anche agli altri.
Per prima cosa consiglio di scegliere il taglio da dare alla foto, verticale o orizzontale ( piu' raramente quadrato, anche se a me piace molto per rendere la  sensazione di statiticita' di alcuni soggetti).
Possiamo scattare in entrambe le versioni ma mi raccomando, fate vedere solo quella che per voi e' la migliore, due foto uguali cambiando solo il taglio, sono una cosa noiosa e trasmettono a chi osserva la vostra insicurezza nella scelta.
Scegliete quindi la lunghezza focale del vostro obiettivo zoom, anche se io preferisco usare quando e' possibile le focali fisse, e prendetevi il tempo necessario per fare un' accurata misurazione esposimetrica della luce come descritto nel post specifico, impostando il valore ISO più basso possibile e un diaframma chiuso ma non al massimo , meglio 1 o 2 STOP in meno per avere la massima resa qualitativa, il tempo di scatto conseguente non e' di fondamentale importanza perché si presuppone l'uso del  cavalletto.
Per il fotografo di paesaggio non deve essere un sacrificio alzarsi all'alba o trattenersi sul posto fino al crepuscolo, perché  proprio in questi orari abbiamo la luce migliore, sia come colore sia come taglio radente, in grado di mettere in risalto la plasticità di una scena altrimenti piatta, come nel caso della luce piena e dura di mezzogiorno.



Cercate di evitare i cieli biancastri e slavati, meglio escluderli quasi completamente dall'inquadratura, oppure usate un filtro digradante per scurire la parte superiore del fotogramma, anche se io sono di solito contrario all'uso dei filtri perché anche se di ottima qualità' sono sempre un corpo estraneo in uno schema ottico ben preciso, formando sempre uno spazio vetro-aria che in qualche modo influisce sulla qualità finale.
 Secondo me non e' nemmeno conveniente tenere sempre montato, come fanno in tanti, il filtro UV a protezione della lente frontale, meglio tenere montato un robusto paraluce.
E' consentito l'uso del filtro polarizzatore in casi particolari ma solo se di ottima qualità.
Come regola dovreste dimenticarvi di avere in tasca dieci rullini di diapositive, o la scheda di memoria dalla capienza infinita, dovete invece studiare la scena che avete davanti e concentrarvi su di essa come se quella che state per scattare e' l'unica foto della giornata.



Quindi, fotocamera sul cavalletto, inquadratura precisa controllando che l'eventuale linea di orizzonte non sia inclinata da una parte, attenzione che non entrino nell'inquadratura soggetti di disturbo che a prima vista non sono stati notati, soprattutto vicino ai bordi, paraluce montato e se la fotocamera lo permette, usate la funzione di sollevamento specchio e usate uno scatto a distanza, o almeno l'autoscatto impostato su 2 secondi per non toccare la fotocamera al momento dello scatto, perché la foto di paesaggio, e naturalistica in generale, richiede sempre la massima nitidezza possibile.

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