mercoledì 12 febbraio 2014

CORSO DI FOTOGRAFIA GRATIS- FOTOGRAFARE GLI ANIMALI


  " Se vuoi catturare un topo devi ragionare come un topo".

Diceva più o meno questo nel film  "un topolino sotto sfratto" il cacciatore professionista di topi incaricato di liberare una vecchia casa dall' indesiderato inquilino.
E' una metafora per dire che nella fotografia di animali selvatici nel loro ambiente naturale, e' necessario conoscere a fondo le loro abitudini e il loro modo di vivere, e imitarle alla perfezione calandosi nel loro ambiente e nella loro vita quotidiana.
Bisogna comportarsi come i cacciatori che studiano la loro preda, essi sanno dove e a che ora si ferma per bere o per riposare, in quale tana o nido ha deciso di riprodursi ecc.
La differenza e' che invece delle cartucce si sparano scatti fotografici ma il concetto e' lo stesso, chi vuole avvicinare animali selvatici nel loro ambiente naturale deve muoversi come loro, stessi orari, stesso modo silenzioso di muoversi, molte precauzioni da prendere per non far notare la propria presenza, usando abiti con colori di tonalita' neutra, muovendosi sotto vento, non usando profumi e scordarsi la sigaretta, che oltre che pericolosa per il bosco, puo' anche rivelare la nostra presenza al fiuto finissimo di un animale.

                                 Cucciolo di volpe al risveglio Parco dell'Uccellina Grosseto

Sono partito dal caso più estremo per quanto riguarda la fotografia naturalistica di animali, quella che riguarda la ripresa di soggetti selvatici nel loro ambiente selvatico, dove sono necessari lunghi spostamenti e pedinamenti, spesso seguendo le orme e le tracce da loro lasciate, e anche lunghi appostamenti anche notturni da soli, al riparo di un piccolo capanno o di un telo mimetico.
Certo oggi abbiamo anche la tecnologia che ci aiuta, possiamo infatti creare una gabbia di fotocellule che fanno scattare la fotocamera al passaggio dell'animale magari all'ingresso della sua tana, ma prima dobbiamo comunque sapere qual è il sentiero preferito e qual'e' la tana, altrimenti dove piazziamo la nostra trappola elettronica?
E' necessaria  quindi una lunga fase di studio preliminare e numerose prove di appostamento prima di vedere nel nostro mirino la preda, tranne nei rari casi di incontri fortuiti che ci troveranno in ogni caso probabilmente impreparati per l'evenienza.
Un' uscita del genere e' molto faticosa per il disagio duvuto agli spostamenti in ambienti non proprio comodissimi, alle condizioni climatiche e anche al peso dell'attrezzatura, dovendo spesso operare a distanze notevoli dal soggetto, e rendendosi necessario quindi l'utilizzo di lunghi teleobiettivi dal peso considerevole, cosi come il loro costo.
 Diciamo che chi si dedica a questi soggetti non lo fa solo per passione ma anche come professione, per documentare attraverso  riviste del settore ( ora abbiamo anche la possibilita' di realizzare filmati Full HD, grazie alle moderne fotocamere che hanno questa funzione), il lavoro svolto e cercando anche di trarne un certo ritorno economico.
Per ottenere buone foto di animali pero' non e' sempre indispensabile dormire nel bosco, ci sono tanti luoghi dove la fauna e' abbondante e molto piu' facilmente avvicinabile, mi riferisco ad esempio per chi ne ha la possibilità, ai tanti safari fotografici africani, o ai più abbordabili viaggi nei grandi parchi naturali europei.
Ovviamente non troveremo specie rarissime ma sara' sempre una bella soddisfazione trovarsi vicino ad animali ugualmente selvatici.
Tanti altri si dedicano alla fotografia di volatili in appostamento, cioe' stando nascosti dentro ad un capanno o coperti da un telo mimetico, nei pressi normalmente di zone palustri che attirano gli animali per l'acqua e per il cibo abbondante, e comodamente seduti inquadrano attraverso le fessure del capanno il volatile di turno tramite potenti teleobiettivi di focale lunghissima, normalmente 600mm, spesso anche con moltiplicatore 1,4 X, dotati di autofocus e montati su robustissimi cavalletti altrimenti difficilmente trasportabili nella foto di azione.


Una combinazione estrema con Canon 7D unita a telescopio con focale 1300 mm, il soggetto era a circa 100 metri di distanza.
Nonostante tutto l'immagine risultante e' correttamente composta ed esposta e di nitidezza accettabile.

Non rinunciate a priori neanche ad una gita allo zoo, anche se eticamente molto discutibile trattandosi di animali in cattività , possiamo ottenere dei buoni primi piani di animali con una attrezzatura molto semplice e facilmente trasportabile.


                                                Cucciolo di rapace nato in cattività 


                                     Un altro semplice scatto catturato in un parco cittadino

Per concludere non escludetevi la possibilita' di fotografare gli animali domestici, non parlo di canarini in gabbia o polli in batteria, ma con i nostri amici a quattro zampe più comuni, cani e gatti, possiamo realizzare oltre alle nostre foto ricordo, anche un qualcosa di più artistico da trasformare anche in business, attrezzando un locale a sala di posa per realizzare foto da inserire magari in calendari, riviste specializzate ecc, o anche per la semplice gioia del proprietario dell'animale felice di pagare qualche euro per avere un ricordo del suo amico del cuore che si stacca dalla consueta banalità'.


La tecnica e l'attrezzatura sono quelle del ritratto ai bambini, servono più che altro buon gusto, prontezza di riflessi e pazienza ma in questi tempi di crisi puo' essere un settore interessante a cui dedicarsi.


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