venerdì 7 febbraio 2014

CORSO DI FOTOGRAFIA GRATIS - L'ESPOSIZIONE PERFETTA CONCLUSIONI

Adesso dovrebbe essere abbastanza chiaro il funzionamento dei tre parametri  responsabili della corretta esposizione, ed esaminati singolarmente nei post precedenti, riassumendo brevemente:
L' aumento della sensibilita' ci permette di ottenere immagini correttamente esposte anche in caso di scarsita' di luce ma a scapito di una diminuzione della qualita' finale, l'apertura del diaframma ci permette di controllare la profondita' di campo, cioe' la zona dell'immagine che appare a fuoco, mentre il controllo del tempo di scatto ci consente di contenere il rischio di mosso involontario dovuto al fotografo, o al soggetto in movimento, tranne nei casi dove l'effetto e' voluto.
Nei tre post precedenti riguardanti i singoli parametri, ho evidenziato il fatto che in tutti e tre i casi dobbiamo imparare a ragionare in termini di stop, cioe' ripeto ancora, ogni volta che modifichiamo in piu' o in meno uno qualsiasi dei tre parametri, abbiamo una variazione in piu' o in meno di 1 stop, quindi vuol dire far passare il doppio o la meta' della quantita' di luce che raggiunge la pellicola o il sensore digitale, rispetto alla situazione di partenza.
Facciamo qualche esempio pratico:

 Sensibilita'  100 ISO
Diaframma  f, 8
Tempo di scatto  1/250 sec.

Questa e' una combinazione di valori tipica di una foto scattata all'aperto con buona quantita' di luce, corrispondente ad esempio ad intensita' di 5000 lumen ( ne parlero' in un apposito post, il lumen e' l'unita' di misura dell'intensita' luminosa, misurabile con appositi apparecchi elettronici).
L'esposizione risulta corretta, soprattutto se abbiamo seguito le regole descritte nei post che parlavano del sistema zonale e del funzionamento degli esposimetri, ma risulterebbe corretta  anche impostando valori diversi, cioe' spostando in termini di stop i valori dell'esempio sopra, e ottenendo ugualmente la stessa identica giusta esposizione.
Possiamo ad esempio mantenere la stessa sensibilita'  aumentando di 2 stop il diaframma e diminuendo contemporaneamente di 2 stop il tempo di scatto.
Avremo quindi:

Sensibilita'  100 ISO
Diaframma  f.4   ( due stop in più)
Tempo di scatto   1/1000 sec.  ( due stop in meno).

Con questa regolazione avremo la stessa quantita' di luce in lumen che passa attraverso l'obiettivo ma usando un diaframma piu' aperto avremo una  profondita' di campo più ridotta ma con un minore rischio di mosso dovuto al brevissimo tempo di scatto.
Questa situazione potrebbe essere quella tipica delle foto di ritratto.

Oppure:

Sensibilita' 100 ISO
Diaframma  f. 16 ( due stop in meno rispetto al primo esempio)
Tempo di scatto   1/60 sec. ( due stop in piu').

Abbiamo  ancora la stessa quantita' di luce a disposizione ma usando un diaframma piu' chiuso otterremo una  profondita' di campo maggiore, mentre di conseguenza il tempo di scatto più lento, potrebbe essere a rischio di mosso e rendere necessario l'uso del cavalletto.
Questa potrebbe essere una tipica situazione di fotografia di paesaggio.

Ancora, potremo mantenere i valori di diaframma o di tempo di scatto del primo esempio e variare la sensibilita':

Sensibilita'  800 ISO  ( tre stop in più)
Diaframma  f.8 ( uguale)
Tempo di scatto 1/2000 sec. ( tre stop in  meno).

Con questa configurazione avremo una perdita di qualità dovuta all'aumento della sensibilità ma usando un tempo di scatto più veloce saremo avvantaggiati potendo scattare a mano libera e/o in caso di un soggetto in movimento come nella  foto sportiva.

Per finire con gli esempi:

Sensibilità 800 ISO (  tre stop in più sempre rispetto al primo esempio)
Diaframma  f.22 ( tre stop in meno)
Tempo di scatto 1/60 sec. (uguale)

Tipica situazione di foto in interni poco illuminati, ad esempio una chiesa, dove alzando la sensibilita' possiamo usare un diaframma molto chiuso per avere tutto a fuoco, da pochi metri all'infinito, pur usando un tempo di scatto di sicurezza, in quanto si presume di usare in questo caso un' ottica grandangolare, trattandosi di foto in interno, che ci permette anche l'uso a mano libera senza cavalletto.

Gli esempi potrebbero continuare all'infinito, sta al fotografo piano piano, acquisendo esperienza, scegliere di volta in volta l' impostazione migliore.
Consiglio ai meno esperti di fare pratica con la fotocamera perché il discorso e' meno complicato di quello che sembra, con qualche ora di esercizio, maneggiando preferibilmente in manuale la fotocamera, e' facile trovare la giusta confidenza con  il selettore ISO e la ghiera dei diaframmi.
Questo non vuol dire che dobbiamo sempre lavorare in manuale scartando a priori i vantaggi degli automatismi, anzi anch'io nel 90% dei casi scatto in automatismo AV,  cioe' a priorita' di diaframma.
In pratica vi consiglio in linea di massima di seguire questa procedura valida per la maggior parte delle situazioni.
Impostate tramite l'apposito selettore il valore ISO più basso possibile in base alla luce disponibile, tenendo conto che in pieno sole e' da pazzi usare valori ISO elevati da 400 in su.
Come e' da pazzi sperare di ottenere una foto decente scattando in interni a mano libera con soli 100 ISO.
Con un minimo di esperienza capirete al volo quale sensibilità impostare.
Selezionate  poi con l'apposito selettore la funzione AV che vi permette di scegliere a priori il diaframma da usare, a seconda della profondita' di campo  che volete ottenere ( rileggete eventualmente il post precedente).
Nel caso non abbiate necessita' di esasperare ai due estremi la profondita' di campo, e' consigliabile usare diaframmi non troppo aperti e non troppo chiusi, scartando quindi la massima apertura e la minima.
Una volta impostato quindi il valore ISO e il diaframma l'esposimetro della fotocamera impostera' in automatico il valore del tempo di scatto giusto per quella situazione ( fermo restando valido il discorso fatto nei post precedenti relativi al sistema zonale e alla lettura esposimetrica ).
Non dovete far altro a questo punto che controllare rapidamente se il tempo di scatto e' abbastanza breve da mettervi al riparo dal pericolo di mosso involontario, in base alla lunghezza focale dell'obiettivo usato ( vedi ancora post precedente).
Se cio' non avviene e avete bisogno di ottenere un tempo di scatto piu' rapido, avete due strade da seguire: o aprite di più il diaframma o aumentate la sensibilita' ISO, e riprovare.
Con qualche giorno di pratica sul campo vi verra' tutto in automatico, ed in pochi secondi sarete in grado di scegliere la migliore combinazione possibile in base alla situazione, gestendo e padroneggiando  i tre parametri secondo vostra volontà.




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